Il nostro corpo, come ci insegnano sin dai primi anni di scuola, per circa il 70% è composto da acqua ed è grazie ad essa che all’interno di ciascuno di noi avvengono svariate reazioni chimiche, fondamentali non solo per gli esseri viventi ma per l’equilibrio di tutto il pianeta.
L’acqua lavora in sinergia con le varie sostanze che assumiamo, agendo da solvente per tutti i nutrienti (minerali, vitamine, idrosolubili, aminoacidi, glucosio, ecc.) e svolgendo un ruolo essenziale nell’assorbimento, nel trasporto e nell’utilizzo dei nutrienti stessi. La presenza dell’acqua è indispensabile anche ai fini dello svolgimento di tutti i processi fisiologici e per le reazioni biochimiche che avvengono nel nostro organismo: le cellule che compongono l’essere umano, circa 37.200.000.000.000, si rigenerano costantemente grazie all’acqua
Ormai da decenni il costante uso fertilizzanti chimici e pesticidi, microplastiche hanno compromesso la salute dei nostri fiumi, dei laghi, delle falde dove gli acquedotti si approvvigionano d’acqua.
Dagli acquedotti nazionali si fa il possibile per ridistribuire acqua di qualità, provvedendo costantemente a controlli e analisi; purtroppo però fertilizzanti chimici sempre più potenti usati in agricoltura da oltre 70 anni e la presenza di microplastiche, rendono questa attività complicata. Nel corso dei decenni le piogge hanno trasportato questi contaminanti fino a raggiungere le falde acquifere più profonde.
INVISIBLES: THE PLASTICS INSIDE US
Microplastiche nelle acque minerali in bottiglia e in quelle potabili di rubinetto di tutto il mondo. Grazie ad un’indagine effettuata da Orb Media, organizzazione no profit di Washington, in esclusiva con il quotidiano britannico The Guardian, sono state trovate microplastiche nelle bottiglie di acqua minerale oltre al 90% dei campioni. In U.S.A. nelle acque di rubinetto trovato il tasso di contaminazione più elevato, che arriva al 93% delle acque analizzate. Campionature prelevate anche negli edifici del United States Capitol (Campidoglio a Washington), nella sede dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente (EPA – Environmental Protection Agency) e persino nella Trump Tower a New York. In Europa trovato il 74% di acque potabili contaminate da microplastiche. Una contaminazione distribuita più o meno in modo uniforme in ogni parte del globo, a prescindere dalla sede di campionatura.
MICROPLASTICHE AL MICROSCOPIO ELETTRONICO
Link – VALORI Microplastiche “alimento” ormai stabile nella dieta umana
Link – THE NEW YORK POST Plastic particles in bottled water could be killing you: study
Link – FOCUS Fibre di plastica nell’acqua del rubinetto di tutto il mondo
Link – CORRIERE DELLA SERA Microplastica nelle bottiglie d’acqua: allarme contaminazione
Link – LA STAMPA “Microplastiche nell’acqua potabile in tutto il mondo”. Uno studio lancia l’allarme
Link – THE GUARDIAN Plastic fibres found in tap water around the world, study reveals
Link- EUROPATODAY La plastica ‘inquina’ il nostro corpo, trovata nelle feci umane in 8 Paesi (tra cui l’Italia)
Link – LA STAMPA La micro-plastica nei nostri piatti: la mangiamo e la beviamo
Link – PANORAMA Microplastiche: ecco come ci arrivano nel piatto e nel bicchiere
Link – THE NEW YORK TIMES Study Investigates Proliferation of Plastic in Waterways Around New York
Link – LE MONDE Des microplastiques détectés dans les excréments humains
Link – BBC Plastic particles found in bottled water
Link – THE GUARDIAN WHO launches health review after microplastics found in 90% of bottled water
Link – ORB MEDIA WHO launches health review after microplastics found in 90% of bottled water
La realizzazione di una bottiglia di plastica da 1,5 litri rilascia nell’atmosfera:
Le attività umane sono le maggiori responsabili delle notizie spesso allarmanti circa lo stato di salute del nostro pianeta. Acqua, aria e cibo in certi casi raggiungono livelli di alterazione inaccettabili, noi tutti dobbiamo porre maggiore attenzione alla salvaguardia dell’ambiente.
Fortunatamente da qualche tempo molte aziende hanno manifestato sensibilità al problema iniziando a creare prodotti nel pieno rispetto dell’ambiente ed imponendo regole precise anche ai propri fornitori e alla filiera sottostante.
Per la prima volta nel nostro paese, grazie ad un accordo tra Coop e le aziende che in ciascun territorio gestiscono il servizio idrico, rappresentate a livello nazionale da Federutility i consumatori potranno trovare nei punti vendita Coop, cartelli informativi con la descrizione dei principali parametri dell’acqua di rubinetto. Obiettivo: promuovere un uso consapevole dell’acqua eliminando o riducendo, attraverso comportamenti consapevoli, inutili sprechi, prestando attenzione alle proprietà organolettiche della risorsa e agli aspetti ambientali che ne derivano. Inoltre Coop ha denunciato Mineracqua per pubblicità ingannevole la quale, tramite una campagna pubblicitaria, affermava “acqua minerale molto più che potabile”.
Ovviamente, non essendo l’acqua minerale, per vari motivi, più salutare dell’acqua dei nostri rubinetti, Mineracqua ha perso la causa subendo le conseguenze giudiziarie.
Le acque minerali non vengono quasi mai conservate come “stabilito nella loro stessa etichetta”. Il percorso delle acque in bottiglia: aziende di imbottigliamento sotto il calore e le luci degli impianti di illuminazione, trasporti varie volte sotto il sole e, quando le vediamo accatastate fuori dai magazzini sotto il sole cocente? E ancora, dai magazzini di stoccaggio e poi all’interno dei supermercati per la vendita all’utente finale, quasi sempre sotto impianti di illuminazione e fonti di calore, lo stesso vale per le bottiglie di vetro.
Il cittadino, passata tutta la filiera, acquista l’acqua in bottiglia mediamente dopo 94 giorni. Dopo 3 mesi di stagnazione in una bottiglia di plastica conservate come sopra descritto; è facile immaginare cosa può aver rilasciato la plastica della bottiglia nel suo contenuto.
Il principale alimento per l’essere umano viene conservato contrariamente alle “prescrizioni” dello stesso “produttore”.
In Italia, per legge, le acque in bottiglia hanno una scadenza di 2 anni.
Link | CONTATTO PLASTICA ACQUA |
Per la legge italiana è “facoltativo” riportare la data d’imbottigliamento; quasi tutte le multinazionali dell’acqua minerale non la inseriscono, limitandosi a stampare solo la data di scadenza. E dunque come può il cittadino avere la certezza di quando è stata imbottigliata? Con una simile normativa solo gli addetti ai lavori e pochi altri possono capirlo.
La differenza è sostanziale tra una bottiglia di acqua acquistata 5 giorni dopo l’imbottigliamento o dopo uno o due anni.
L’ultima postilla del Decreto del 29/12/2003 del “link”: Ministero della Salute recita quanto segue: “Il rispetto dei limiti massimi va controllato a livello dell’imbottigliamento o di altri confezionamenti destinati al consumatore finale”. Viene dunque a mancare la responsabilità del “produttore” in merito alle modalità e tempistiche di consegna del prodotto, la quale può trovare compimento anche molto tempo dopo rispetto all’imbottigliamento, e dopo a molte ore di viaggio in TIR, sotto il sole cocente, dalle Alpi Marittime del Piemonte a Palermo o viceversa.
Diverse acque minerali, se analizzate con i parametri propri dell’acqua potabile, risulterebbero “non idonee al consumo umano”: per la legge Italiana i parametri delle acque in bottiglia possono essere, in vari contaminanti, più alti rispetto a quelli delle acque potabili dei nostri rubinetti.
Nome sostanza | Parametri acqua potabile (D.Lgs. 02/02/2001) |
Parametri acqua minerale (D.M. 29/12/2003) Link parametri: potabile e minerale |
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EPICLORIDRINA | Link Treccani | Limite 0,1 µg per litro |
Parametro senza limite |
BORO | Link Ministero della Salute | Limite a 1 mg per litro |
Limite a 5 mg per litro |
VANADIO | Link Treccani | Limite 50 µg per litro |
Parametro senza limite |
FLUORO | Link Treccani | Limite a 1,5 mg per litro |
Limite a 5 mg per litro |
Riteniamo che: notizie incontestabili, riguardanti la salute di tutti i cittadini, debbano essere veicolate con la massima efficacia, reagendo con tenacia alle potenti multinazionali che inquinano spietatamente il pianeta; un solo obbiettivo: aumentare i loro, già considerevoli, profitti.
Link | Descrizione |
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Link | Analisi Francia. Le 85 molecole estranee all’acqua tradotte (antibiotici, ftalati, pesticidi…). Link Ecoblog originale |
Link | Il Cloro (fonte Criticamente.it) |
Link | Il Cloro (fonte Greenpeace) |
Link | Indagine Europea sulle acque italiane |
Senz’altro siamo diventati antipatici e insopportabili. . In più penseranno “Basta non ne posso più e non può essere! Questi fanno terrorismo psicologico! Sparlano dei concorrenti per vendere i loro prodotti!” Ed è più che comprensibile.
XPurifier, al personale nei corsi insegna, con fermezza, di non screditare mai i concorrenti e di spiegare dettagliatamente con sincerità esclusivamente i propri prodotti. È evidente per tutti che screditare i concorrenti, oltre che molto scorretto è anche controproducente verso l’interlocutore.
Riteniamo che: notizie incontestabili, riguardanti la salute di noi tutti in merito al principale “alimento” per l’intero pianeta, debbano essere veicolate con la massima efficacia, reagendo con tenacia alle potenti multinazionali dell’acqua, che inquinano spietatamente il pianeta, con un solo obbiettivo: aumentare i loro, già considerevoli, profitti.
Il nostro pianeta è per il 70% coperto dal mare, risorsa senza la quale l’umanità probabilmente non esisterebbe.
Nel mondo vengono prodotte circa 150 miliardi all’anno di bottiglie in plastica, di cui il 20% finisce nel mare, con un tempo di decomposizione stimato attorno ai 5-6 secoli. Queste bottiglie provengono soprattutto dalla terra ferma, navi, piattaforme petrolifere o raggiungono le acque oceaniche tramite i fiumi e laghi, e tutto ciò è pericolosissimo: la plastica, con il passare degli anni, si frantuma in una finissima poltiglia tossica, di misura simile al plancton di cui si cibano moltissimi uccelli e specie marine, causandone la morte prematura.
Ci sono poi altre cose su cui riflettere, come il Great Pacific Garbage Patch, “l’isola spazzatura” al largo della costa della California: non si sa di preciso quanto questo accumulo di immondizia galleggiante sia grande, più o meno come la penisola Iberica.
Il Great Pacific Garbage Patch ha in superficie uno spessore di circa 10 metri, quasi interamente composto da rifiuti plastici, mentre sul fondale lo spessore è di circa 1 metro ed è formato da rifiuti che non galleggiano, provocando la distruzione totale della fauna marina ad ogni passaggio, spinto costantemente dalle correnti oceaniche.
I più importanti esperti internazionali da decenni stanno tentando di debellare queste mostruosità, ad oggi senza alcun risultato. Purtroppo l’episodio del Great Pacific Garbage Patch non è l’unico: molte altri esempi di questo tipo, piccoli e grandi, vagano per gli oceani. Il nostro Mediterraneo è nelle stesse condizioni, se non in una situazione addirittura peggiore, con la differenza che in questo caso non si formano le “isole spazzatura” perché trattasi di un mare privo delle forti correnti oceaniche.
Da qualche anno, sporadicamente, i media si avvalgono di titoli esplosivi quali “il mese più caldo dal milleottocento”, “l’anno più caldo da quando esiste l’uomo” etc, tanto per…
Le calotte polari in costante scioglimento da anni. E i ghiacciai spariti in pochi anni dopo ere geologiche di permanenza sulla terra. E ancora, decenni di deforestamento nei polmoni del pianeta. L’estinzione di innumerevoli specie animali. Le migliaia di centrali a carbone, il petrolio tra le principali cause di inquinamento del pianeta? Che dire infine del fatto che mentre i poli si sciolgono le compagnie petrolifere brindano per gli abnormi ricavi ottenuti in merito alla vendita dell’oro nero, che viene trivellato nell’Antartide avvelenando tutto l’ambiente circostante.
Si potrebbe continuare per ore, dunque se ti vuoi accomodare: prego!
Link: Repubblica – Clima, l’allarme degli scienziati Onu: misure eccezionali o sarà il disastro
Siamo arrivati al bivio: dobbiamo immediatamente invertire la tendenza distruttiva contro la Terra… anzi, potrebbe essere già troppo tardi!
Un primo passo concreto si era fatto a Parigi nel dicembre 2015. Purtroppo il 01-06-2017 il Presidente Trump si è ritirato dal patto, un’accordo importantissimo siglato da quasi tutte le nazioni del mondo in merito alla salvaguardia della nostra Terra. Essendo gli USA tra i primi inquinatori del mondo, le previsioni degli esperti sono drammatiche.
Il 2017 sarà ricordato per l’ennesima tragedia ambientale: lo sbiancamento dei coralli più mortale della storia. Questo triste fenomeno, e molti altri, entro pochi anni ucciderà la maggior parte dei coralli.
L’acidificazione degli oceani causata dall’infinito rilascio in atmosfera di CO2: centrali a carbone, svariate decine di milioni di mezzi che circolano quotidianamente nel pianeta, e che rilasciano con i loro gas di scarico svariati veleni nell’atmosfera, abnorme consumo di petrolio, inimmaginabile produzione di plastica disastrosa per l’intero pianeta.
ONU-OMS: l’inquinamento uccide ogni anno nel mondo un numero di persone che è 234 volte quello dei conflitti in atto; la stragrande maggioranza sono bambini, i più deboli e indifesi.
Un consiglio per cuocere la pasta
Quando l’acqua bolle, cala la pasta, metti il coperchio e spegni il fornello.
Scola la pasta dopo il tempo di cottura consigliato nella confezione.
Prova, rimarrai piacevolmente sorpresa!
Immagina… se tutti gli italiani la cuocessero così.
Quanta più salute e più sapore, evitando 10-15 minuti di bollitura!
Quanto risparmio energetico!